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Ben 825 clienti in soli due mesi e un giro di affari di almeno 42mila euro. Gli agenti della squadra mobile di Asti hanno smantellato un giro di prostituzione e hanno eseguito alcune misure cautelari nei confrionti di un gruppo di cinesi che insieme ad altri, tra cui italiani, gestivano un presunto giro di prostutuzione.  Sarebbero una decina le persone che a vario titolorisulterebbero coinvolte nell’inchiesta e quelle di maggior spicco sono due cittadine di origine cinesi, una di 49 e l’altra di 51 anni, un torinese di 68 anni e un cinquantaquattrenne di origine albanese proprietario dell’appartamento in cui avvenivano gli incontri che secondo gli inquirenti era a conoscenza dello sfruttamento della prostituzione e avrebbe lucrato sui canoni. L’attività d’indagine iniziata nel 2022 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, ha consentito di eseguire i provvedimenti del gip ed il sequestro di un immobile nei confronti delle persone gravemente indiziate di sfruttare e favorire la prostituzione di donne cinesi. Dalle risultanze investigative, si sarebbe appurato che le due donne fossero riuscite a creare nella gestione dell’alloggio una struttura di supporto all’attività da loro gestita in modo imprenditoriale, ovvero la pubblicità sul web, utenze dedicate a fungere da centralino, il reclutamento delle nuove prostitute e sistemi di rendicontazione dei guadagni. Nel corso delle operazioni di esecuzione delle misure cautelari, la donna di 49 anni è stata arrestata e trasferita in carcere; il sessantottenne di Torino posto ai domiciliari mentre l’altra donna e il proprietario dell’appartamento è stato disposto l’obbligo di di presentazione quotidiana negli uffici della polizia giudiziaria. Il cinquantaquattrenne inoltre è stato anche denunciato per possesso di un fucile privo privo di matricola. Inoltre, durante la perquisizione nella casa di prostituzione astigiana, è stata sottoposta a fermo d’indiziato di delitto un’altra donna cinese di 42 anni gravemente indiziata di aver gestito, nell`ultimo periodo, la casa di prostituzione, sfruttando almeno 2 prostitute cinesi e gestendo un’intensa movimentazione di clienti. L’appartamento è stato infine sottoposto a sequestro preventivo e le perquisizioni a carico degli altri indagati hanno consentito di sequestrare circa 18mila euro in contanti, mentre sul restante materiale in sequestro sono ancora in atto approfondimenti.

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