Condividi:

Nel cuore di Torino, da piazza Vittorio a piazza Castello: un corteo per manifestare il forte dissenso degli ambulanti locali nei confronti del blocco della circolazione dei veicoli diesel euro 5 in Piemonte previsto a partire dal 15 settembre. Un provvedimento regionale impatterà su circa 140mila veicoli in tutta la regione, suscitando una vibrante reazione dalle sigle sindacali degli ambulanti Goia e Ubat.

Il tema dei blocchi del traffico è fortemente sentito dagli ambulanti che, insieme a diverse categorie di artigiani, condividono la sfida di lavorare con veicoli che possono essere datati ma che effettuano pochi chilometri. Giancarlo Nardozzi, presidente nazionale del Goia Fenapi, sottolinea questa specificità: "I nostri mezzi viaggiano dal magazzino al mercato e lì si fermano per otto ore o anche più. Quindi, vengono poi rimessi in moto per tornare a casa. Non siamo certo noi a inquinare."

Un punto centrale della protesta degli ambulanti è la considerazione che la loro attività abbia un basso impatto ambientale. L'intero processo di vendita avviene a motore spento, all'aria aperta, con un rispetto dell'ambiente che è una parte intrinseca del loro mestiere. Pertanto, il blocco della circolazione dei loro veicoli metterebbe a rischio non solo la loro attività, ma anche le stesse iniziative di tutela ambientale.

Tutti gli articoli