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La squadra mobile di Novara ha eseguito un'ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Novara nei confronti di un cittadino marocchino. L'uomo è stato ritenuto responsabile di un furto aggravato avvenuto il 20 giugno scorso nel capoluogo piemontese.
Un condomino di un palazzo di via Piave aveva richiesto l'intervento della polizia in quanto non riusciva ad accedere alla propria abitazione: la porta d'ingresso era bloccata dall'interno con un chiavistello di sicurezza. Temendo la presenza di malintenzionati all'interno, gli agenti sono intervenuti per verificare la situazione.
Dopo aver effettuato un sopralluogo all'interno dell'appartamento per accertarsi che non vi fossero intrusi, gli agenti hanno esaminato le telecamere di sorveglianza presenti nell'immobile scoprendo che era stato compiuto il furto.
Le prime indagini hanno condotto all'identificazione di un cittadino marocchino residente a Torino. La Procura della Repubblica di Novara ha delegato la squadra mobile per condurre ulteriori indagini, tra cui una perquisizione allo scopo di rinvenire i beni sottratti e acquisire ulteriori elementi di prova.
I risultati delle indagini non si sono fatti attendere. L'analisi dei tabulati telefonici ha consentito di collegare il presunto autore all'ubicazione del reato e all'orario in cui è avvenuto. Condividendo gli esiti delle indagini con l'autorità giudiziaria, è stata emessa e eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip. L'uomo è stato rinchiuso nella casa circondariale di Torino