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Attimi di tensione in una banca di Cuneo, dove un professionista di mezza età si era presentato in forte agitazione chiedendo di effettuare un bonifico urgente da 14 mila euro. L’atteggiamento insolito ha insospettito il personale dell’istituto di credito: il cassiere ha subito avvertito il direttore, che a sua volta ha chiamato la polizia.
All’arrivo degli agenti, avvenuto la mattina del 10 settembre, l’uomo ha spiegato di aver ricevuto poco prima un sms che lo avvertiva di un presunto sequestro imminente del suo conto corrente. Nel messaggio era riportato un link da seguire, attraverso il quale la vittima, presa dal panico, aveva inserito i propri dati. Poco dopo era stata contattata da un numero fisso apparentemente riconducibile al comando provinciale dei carabinieri di Cuneo.
All’altro capo del telefono, un sedicente “comandante” lo aveva rassicurato: il conto sarebbe rimasto operativo soltanto a condizione che venisse disposto un bonifico istantaneo da 14 mila euro verso un conto corrente indicato dal truffatore.
Grazie al tempestivo intervento della polizia, la truffa è stata sventata mentre la vittima era ancora in linea con l’impostore. Si è trattato di un classico caso di spoofing telefonico, tecnica con la quale i criminali informatici falsificano l’identità del chiamante per spacciarsi per enti o autorità legittime.