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Dodici anni di separazione tra una madre e sua figlia, interrotti da un incontro all’aeroporto di Malpensa. È stata la Croce Rossa di Cuneo a curare il ricongiungimento familiare della donna, emigrata dal Sudan in guerra nel 2012. Dopo aver fatto il possibile per mettere al sicuro la sua bambina di 7 anni, aveva lasciato il Paese intraprendendo un viaggio attraverso il deserto, fino alla prigionia in Libia. Dopo innumerevoli tentativi, nel 2018 è giunta in Europa stabilendosi nella provincia di Cuneo. Qui, accolta in una casa-famiglia dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ha iniziato il suo percorso di inclusione. A settembre, dopo un percorso legale, il suo sogno di riabbracciare la figlia si è realizzato. "Il percorso di ricongiungimento familiare si è rivelato complesso, ma non impossibile" spiega Giuseppe Renda, responsabile ufficio Ricerche, Restoring Family Links e protezione della Cri di Cuneo. A favorirlo hanno provveduto organizzazioni internazionali, ambasciate e un gruppo di religiose che ospitavano la figlia vicino ad un campo profughi, insieme agli uffici della Croce Rossa Italiana di Cuneo, Torino e Roma.