Condividi:

Continuano le mobilitazioni in Piemonte in sostegno alla Flotilla e alla causa palestinese. Dopo i cortei di studenti e universitari per il centro città della mattinata, a cui hanno partecipato in circa duemila, nel pomeriggio una frangia della manifestazione, circa 70 persone, che erano partite in bicicletta da Palazzo Nuovo a Torino, imboccando poi la tangenziale Nord, hanno tagliato le reti dell’aeroporto Sandro Pertini di Caselle e sono entrate nel perimetro dello scalo.

All’aeroporto di Torino sono state interrotte per circa venti minuti le operazioni di imbarco e di sbarco a causa della protesta per Gaza. Alle 14,35 tutto è tornato regolare. Bloccati anche gli svincoli della tangenziale sud, a Moncalieri, con il passaggio di altri manifestanti lungo Corso Unità D’Italia. La manifestazione, partita dalla sede occupata delle facoltà umanistiche, ha attraversato la città provocando forti rallentamenti e mandando op traffico in tilt. A conclusione della manifestazione studentesca per motivi di ordine pubblico le "stazioni della metropolitana di Porta Susa e Porta Nuova sono state interdette", come annunciato da Gtt attraverso gli altoparlanti della metropolitana.

Intanto arriva un messaggio tramite un video ufficiale diffuso da un piemontese, Abderrahmane Amajou, presidente di ActionAid Italia, che si trovava sulla barca Paola 1 della Flotilla. L’associazione aveva diffuso una nota in cui parlava di "pericolo" per le "vite dei volontari". "Se vedete questo messaggio - riferisce il presidente - è perché sono stato rapito dalle forze israeliane contro la mia volontà". L’uomo è l’unico cuneese imbarcato con la Flotilla, nato in Marocco e cittadino italiano dal 2011. ActionAid ha dichiarato di aver perso ogni contatto con il presidente.

Tutti gli articoli