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Nel quartiere Aurora di Torino, le forze dell’ordine hanno recentemente condotto un’intensa attività di controllo del territorio, coinvolgendo personale della Polizia di Stato, della Polizia Locale, della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri. L’operazione è stata coordinata dai poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato Dora Vanchiglia e ha coinvolto diverse aree chiave del quartiere, tra cui Ponte Mosca, Corso Giulio Cesare, Lungo Dora Napoli, Piazza Borgo Dora, Ponte Carpanini, Corso Vercelli, Corso Principe Oddone, Corso Regina Margherita e Corso Ciriè.
Durante il servizio, sono state impiegate unità cinofile della Polizia di Stato e alcuni equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, insieme a una squadra del Reparto Mobile di Torino.
I risultati ottenuti durante questa operazione straordinaria sono stati l’identificazione di 69 persone, la denuncia in stato di libertà di tre persone, il controllo di sei locali pubblici, l’emissione di sanzioni amministrative per un valore complessivo di 12mila euro.
Tra i locali soggetti a controllo, una caffetteria situata in Corso Principe Oddone è stata oggetto di particolare interesse. Qui, sono stati identificati 3 cittadini extracomunitari, di cui uno è stato denunciato per non aver rispettato l’ordine di espulsione dal territorio nazionale.
In un secondo bar, ubicato in Largo Brescia, è stato denunciato in stato di libertà un cittadino extracomunitario per spaccio di sostanze stupefacenti, trovato in possesso di alcuni grammi di hashish suddivisi in dosi. 
Il terzo locale controllato è stato un ristorante in Corso Giulio Cesare, sanzionato per duemila euro a causa di diverse carenze igienico-sanitarie, che hanno portato alla sospensione immediata dell’attività da parte dell’ASL. Inoltre, il titolare del ristorante è stato multato per alcune irregolarità amministrative, per un totale di tremila euro, includendo anche la mancata trasmissione telematica degli incassi.
In un altro locale, sito in Corso XI Febbraio, sono state rilevate 3 persone impiegate in nero, due delle quali risultavano irregolari sul territorio nazionale. Anche in questo caso sono state riscontrate carenze igienico-sanitarie e altre irregolarità, con sanzioni elevate per un totale di settemila euro.

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