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E’ stato siglato il protocollo d’intesa per il progetto di accoglienza all’interno della struttura di via Pola. A firmare il documento il sindaco Carlo Bo accompagnato anche dall’assessore alle Politiche sociali Elisa Boschiazzo, il vescovo monsignor Marco Brunetti, don Mario Merotta, direttore della Fondazione Caritas Diocesana Albese, comandataria dell’immobile, e il vice presidente del Consorzio socio-assistenziale Alba Langhe Roero, Roberto Passone.
Negli ultimi anni, sul territorio, si è accentuata la necessità di assicurare accoglienza e assistenza immediata ai soggetti in condizione di fragilità sociale, soprattutto giovani adulti, prevalentemente di origine africana, impiegati come manovalanza nei settori agricolo e edilizio, senza collegamenti familiari significativi e privi di idonea sistemazione alloggiativa, e chi, per motivazioni diverse, non dispone di un posto letto dignitoso.
Il protocollo mira, in particolare, a evitare i fenomeni di accampamento in luoghi pubblici ed edifici abbandonati che, soprattutto nel periodo invernale, possono determinare pericoli per l’incolumità delle persone e situazioni di allarme sociale per possibili episodi di microcriminalità correlati a situazioni di disperazione.
Il Comune di Alba, il Consorzio socio-assistenziale Alba Langhe Roero e la Fondazione Caritas Diocesana Albese intendono quindi costituire un tavolo di confronto per condividere le azioni da attuare per realizzare un efficace sistema di accoglienza anche con il coinvolgimento dei comuni di Langhe e Roero.
La Fondazione Caritas Diocesana Albese si impegna a gestire il Centro di prima accoglienza di via Pola e garantirne l’apertura a proprie spese e con proprio personale qualificato. I posti letto nella struttura sono 18, disponibili da lunedì a domenica dalle ore 18 alle ore 8. La permanenza presso il Centro potrà durare sino a trenta giorni, prorogabili di ulteriori quindici, su indicazione congiunta degli operatori coinvolti. La struttura rimarrà chiusa le prime tre settimane di agosto per permettere lavori di manutenzione e pulizia generale.
Ulteriori 9 posti saranno ricavati sempre in via Pola in seguito alla ristrutturazione di tre unità abitative per soggetti residenti sul territorio attraverso progetti concordati con il Consorzio socio-assistenziale, finalizzati ad un percorso più strutturato da definirsi come seconda accoglienza in vista di una maggiore autonomia abitativa e lavorativa delle persone inserite.
Il sindaco Carlo Bo e l’assessore Elisa Boschiazzo: “Una giornata importante in cui si gettano le basi per una collaborazione meglio strutturata tra tutti gli enti coinvolti con l’obiettivo ultimo di riuscire sempre di più a garantire risposte immediate alle situazioni di vulnerabilità sociale. Il centro di via Pola è un punto di riferimento per l’intero territorio e Alba ha voluto farsi capofila di nuove procedure di accoglienza, ormai necessarie visti i cambiamenti avvenuti in questi ultimi anni legati al lavoro stagionale, ma non solo. Ringraziamo la Caritas diocesana per il prezioso lavoro che svolge ogni giorno in prima linea con chi è in difficoltà e il Consorzio socio-assistenziale per l’impegno costante sui progetti di reinserimento e accompagnamento all’autonomia”.
“La firma di questo protocollo d’intesa fra Comune, Consorzio e Caritas è frutto di una collaborazione avviata in questi ultimi mesi per rispondere al bisogno di accoglienza di persone senza fissa dimora e in difficoltà presso il Centro Caritas di Prima Accoglienza situato in via Pola – dichiara il vescovo monsignor Marco Brunetti -. Sono certo che questo progetto migliorerà l’accoglienza nella nostra città e intensificherà la collaborazione fra i diversi enti per costituire un’effettiva rete sociale. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti nell’accordo e in particolare anche gli operatori e i volontari Caritas che gestiranno il programma previsto dall’intesa appena siglata”.
“Grazie a questo protocollo di intesa il nostro territorio può avere la certezza che le persone in momentanea difficoltà economica e senza fissa dimora non saranno lasciate sole – prosegue don Mario Merotta -. Questa collaborazione stretta tra la Caritas, il Comune di Alba e il Consorzio socio-assistenziale servirà certamente a permettere la riapertura e il riutilizzo dei locali di via Pola che erano stati vandalizzati qualche mese fa, ma soprattutto darà la possibilità di creare una struttura di seconda accoglienza, per far sì che ci sia un cammino che accompagnerà le persone ad integrarsi più efficacemente nel tessuto sociale. La Caritas e il Comune collaborano per una politica concreta di aiuto alle persone fragili, rafforzando in questo modo l’intera comunità”.
Il vice presidente del Consorzio socio-assistenziale Alba Langhe Roero Roberto Passone: “Lavorare in rete è la chiave per affrontare anche le situazioni più delicate, mettendo a disposizione della collettività le proprie competenze. Oltre al servizio di prima accoglienza per garantire un pasto e un posto letto, ad Alba da tempo attivo nel centro in via Pola, come Consorzio lavoreremo in particolare sui progetti di inserimento sociale e lavorativo e accompagnamento all’autonomia per chi è residente sul territorio. Questo protocollo permette di condividere e suddividere l’impegno per assicurare un servizio funzionale e flessibile in base alle esigenze che spesso cambiano nel tempo, mettendo però sempre al centro la dignità della persona”.
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