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Stellantis ha immatricolato a marzo in Europa (Ue+Efta+Regno Unito) 228.740 auto, l’8,7% in meno dello stesso mese del 2023. La quota di mercato è in calo dal 17,6% al 16,5%. Nei primi tre mesi dell’anno le immatricolazioni del gruppo sono 598.167, il 4,2% in più dello stesso periodo dell’anno scorso con la quota di mercato praticamente invariata al 17,6% (era 17,7%).

Sono ancora lontani i livelli ante crisi per il mercato europeo dell’auto. Lo sottolinea il Centro Studi Promotor che mette in evidenza il calo del -21,9% a marzo e del 18,1% nel primo trimestre rispetto al 2019. "La ripresa del mercato delle auto nell’area iniziata in agosto 2022, dopo un primo calo nel dicembre scorso (-3,8%) e un recupero in gennaio e febbraio di quest’anno - spiega - si è quindi interrotta nel mese scorso. Le cause della frenata di marzo, che tra l’altro ha interessato quattro dei cinque maggiori mercati europei e cioè quello tedesco (-6,2%), quello spagnolo (-4,7%), quello italiano (-3,7%) e quello francese (-1,5%), vengono indicate dai principali commentatori europei nella debolezza della domanda dei privati, che appaiono fortemente penalizzati dagli aumenti di prezzi degli ultimi anni, ma anche nella frenata nelle immatricolazioni di autovetture elettriche".
A marzo 2024 - prosegue il Csp - le immatricolazioni di auto elettriche nell’area sono state infatti 196.411 contro le 220.778 di marzo 2023, con un calo dell’11% dovuto anche a contrazioni significative in Germania (-28,9%) e in Italia (-34,4%). Il mercato dell’auto elettrica (Bev) appare sempre più fortemente condizionato dalla presenza e dall’entità di incentivi all’acquisto, anche se incominciano a manifestarsi perplessità a livello del pubblico sulla opportunità delle scelte politiche dell’Unione Europea e del Regno Unito sulla transizione energetica nel settore della mobilità e ciò anche perché nel resto del mondo si prevedono incentivi all’auto elettrica, ma al momento non si prevede la messa al bando dei motori a combustione interna.
Per quanto riguarda in particolare l’Italia, Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sostiene che "sulla domanda sta influendo certamente l’attesa dei nuovi incentivi ripetutamente annunciati dal Governo, ma non ancora operativi. E in ogni caso forti perplessità stanno emergendo sulla tenuta delle quotazioni delle auto elettriche usate, che non beneficiano (o non beneficiano ancora) di incentivi. A ciò si aggiunge il fatto che l’auto elettrica "per il suo costo elevato, senza incentivi generosi al momento non è alla portata della maggioranza degli italiani".

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