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Molestie e apprezzamenti inopportuni: sono le condotte che la procura di Torino contesta a un docente universitario, Giancarlo Di Vella, direttore della struttura di medicina legale della Città della salute, ai danni di diverse specializzande. Alcuni episodi sono stati qualificati come violenza sessuale, altri sono stati considerate molestie riconducibili allo stalking. Al professore è stato notificato un avviso di chiusura indagine.
Vi sono anche ipotesi di atti persecutori su un gruppo di specializzandi e accuse di falso ideologico intorno alle attività documentate per ottenere dal Ministero l’accredito della scuola.
Le vicende al vaglio degli inquirenti vanno dal 2016 al febbraio del 2024. 

Le persone offese individuate dalla procura sono, a vario titolo, una quindicina fra studenti e studentesse. 
Una porzione del capo d’accusa predisposto dalla pm Giulia Rizzo è dedicato ai comportamenti, rubricati come violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità, subiti da quattro specializzande fra il 2018 e il 2020. Altri episodi sono stati considerati ’molestie’ e qualificati come atti persecutori.
Lo stalking, secondo la ricostruzione della procura, investì un gruppo di specializzandi dell’anno accademico 2021-22 che, per avere chiesto di svolgere una serie di attività didattiche previste dal percorso formativo, diventarono vittime di una catena di ritorsioni: esclusione dai turni di lavoro ospedaliero, ritiro del badge, abbassamento dei voti.

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