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La cucina piemontese tra le migliori al mondo. Tra i 50 migliori ristoranti a livello globale, al 39esimo posto c’è "Piazza Duomo", ristorante albese, in provincia di Cuneo, dello chef stellato Enrico Crippa. Una bella soddisfazione quella tutta langarola, che si colloca nel contesto della 22esima edizione del "The World’s 50 Best Restaurants", la classifica annuale dei 50 migliori ristoranti al mondo, stilata dal mensile britannico “Restaurant” , che elogia l’arte culinaria di alta classe di tutto il mondo.
La notizia nella notizia per il Piemonte è che il prossimo anno il 50 Best sarà proprio a Torino, che diventerà il centro del mondo dal punto di visto enogastronomico d’eccellenza. Un appuntamento importante perchè per l’Italia nel 2025 sarà la prima volta. E ora anche i numeri stilati per l’ultima classifica sembrano parlare piemontese: al Wynn Hotel di Las Vegas tutti declassati infatti i ristoranti italiani, tutti tranne uno, il "Piazza Duomo" della famiglia Ceretto, chef Enrico Crippa. Il ristorante si trova in Piazza Risorgimento 4 nella città di Alba. La guida Michelin gli ha assegnato ben tre stelle e questo lo rende uno dei posti più esclusivi in cui è possibile pranzare o cenare in Italia e nel mondo.
Dodicesima posizione per "Lido 84" dei fratelli Camanini, diciannovesima per il "Reale" di Niko Romito, cinquantesima per "Uliassi" dell’omonima famiglia. Incoronato il miglior ristorante del mondo il "Disfrutar" di Barcellona, secondo posto "Asador Etxebarri" nei Paesi Baschi, terzo per "Table" di Parigi. Si inizia già a festeggiare quindi in vista della festa vera e propria del prossimo anno, con il 50 best nel capoluogo piemontese.
“Ci lavoriamo da anni, ci sono voluti tempo e determinazione, ma il contratto è firmato: duemila appassionati di vino e cibo arriveranno da noi tra fine maggio e inizio giugno 2025, dobbiamo prepararci al meglio". A parlare è Federico Ceretto, poche ore prima del gala.
"50 Best a Torino è un’opportunità eccezionale. – continua Ceretto – L’enogastronomia italiana è amatissima nel mondo ma non ha ancora lo status che merita. Ci sono due modi di costruire la reputazione: fare come i francesi, con i muscoli del loro orgoglio nazionale, o fare “fuoco con la legna che abbiamo”, cioè tirare fuori le migliori energie." Energie che nel 2025 Torino e il Piemonte porteranno in tutto il mondo.