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Oggi, sabato 15 giugno, torna il Torino Pride. La manifestazione, di solito partecipatissima, quest’anno si intitola "D’amore e di lotta" e partirà da corso Principe Eugenio, all’angolo con corso San Martino, alle 16.30, per arrivare in piazza Vittorio Veneto intorno alle 19.30. Anche in questa edizione non mancano le polemiche: i Radicali torinesi dell’associazione Aglietta per la prima volta non parteciperanno. La decisione è stata presa per "supportare il grido d’allarme" dell’associazione ebraica queer Keshet Italia "sull’atteggiamento escludente dei pride nei confronti delle persone ebree".
Fra le sigle che per gli stessi motivi non saranno presenti al Torino Pride figurano anche +Europa Torino, Radicali Italiani, Italia Viva Torino, Associazione Marco Pannella di Torino, Associazione Italia Israele, e Gruppo Sionistico Piemontese.
"La scelta - spiega Lorenzo Cabulliese, coordinatore dell’associazione Aglietta - quest’anno rimarca il chiaro posizionamento del Coordinamento Torino Pride che non cita né riconosce solidarietà alle persone Lgbt ebree e israeliane, e annovera solamente quelle palestinesi, facendo sentire gli ebrei non graditi. Senza inoltre nulla dire sul fatto che in Israele i pride sono la regola mentre in ogni altro paese circostante sono assolutamente banditi. E ancora - aggiunge Cabulliese - manca il sostegno alla democrazia e resistenza ucraina e al battaglione unicorno, i soldati Lgbt Ucraina, che con coraggio difende i propri confini e i propri diritti. Anche qui nessuna differenza tra chi i pride li difende e chi vieta e discrimina l’omosessualità come il regime del Cremlino".