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Le confidenze di una bambina di terza elementare alle sue maestre hanno portato all’arresto e alla condanna per maltrattamenti di un uomo residente nel Cuneese. L’uomo, padre della piccola, è stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere. Durante il processo, l’ex moglie, vittima delle violenze, ha testimoniato affermando di non aver mai denunciato il marito perché temeva per la propria vita.

L’allarme è scattato quando la scuola ha segnalato le preoccupanti confidenze della bambina, che aveva raccontato episodi di violenza domestica, culminati con una nota sul registro elettronico. La madre aveva giustificato l’assenza della figlia, spiegando che il marito l’aveva portata via da casa dopo averla picchiata. La piccola aveva descritto in modo dettagliato le violente liti a cui era stata costretta ad assistere per mesi, esprimendo il desiderio di trasferirsi dalla madre presso i nonni materni, fuori regione, perché la loro casa era "vicina alla caserma dei carabinieri".

Una delle insegnanti ha testimoniato in aula che la bambina temeva che il padre potesse farle del male quando non era presente. Inoltre, l’attuale compagna dell’imputato rischia un’incriminazione per falsa testimonianza, poiché aveva omesso di raccontare in aula una querela per lesioni, poi ritirata, che aveva presentato contro l’uomo dopo essere stata ricoverata in pronto soccorso.

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