Condividi:

Ieri, domenica 20 ottobre, Giornata Missionaria mondiale, il beato Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari e Missionarie della Consolata e rettore del Santuario per 46 anni, è stato proclamato santo. Missionari provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento a Roma per la celebrazione alla quale ha preso parte una folta delegazione della diocesi di Torino. Nato a Castelnuovo don Bosco il 21 gennaio 1851, Giuseppe Allamano muore a Torino il 16 febbraio 1926. Viene annoverato nella schiera dei ’santi sociali’. Il suo motto di vita era: "Fare bene il bene". Nel 1996 il miracolo in Amazzonia dove, un indigeno aggredito e gravemente ferito da un giaguaro, guarì per intercessione del neosanto. Ieri, una grande giornata di festa per la Chiesa torinese e per l’arcivescovo, monsignor Roberto Repole e il vescovo ausiliare, monsignor Alessandro Giraudo. Alle 10.30 la Messa celebrata in piazza San Pietro e presieduta da Papa Francesco. Dopo le celebrazioni a Roma, nella diocesi torinese seguiranno altri quattro appuntamenti. Mercoledì 23 ottobre alle 10.30 la Messa di ringraziamento nel paese natale, Castelnuovo don Bosco, giovedì 24 ottobre alle 10.30 la Messa al Santuario della Consolata presieduta dal vescovo ausiliare di Torino, monsignor Alessandro Giraudo, venerdì nella chiesa dell’Allamano la Messa celebrata dai vescovi missionari dell’Istituto e domenica 10 novembre alle 15.30 nella cattedrale di Torino la Messa di ringraziamento presieduta dall’arcivescovo, monsignor Roberto Repole. Ieri anche i campanili di Torino hanno salutato la canonizzazione del fondatore dei Missionari della Consolata. Insieme ad Allamano sono stati proclamati santi 11 martiri uccisi a Damasco nel 1860. 

Tutti gli articoli