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Avrebbe subito abusi sessuali per mesi, mentre prestava assistenza a una coppia di anziani ad Alba, nel Cuneese. Una situazione di sopraffazione vissuta in silenzio, senza possibilità di sottrarsi, perché quel lavoro rappresentava la sua unica fonte di sostentamento. La denuncia della vittima ha portato alla condanna di un 44enne albese, Joseph Borgogno, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici.
La vicenda è emersa nel corso del processo, durante il quale la donna ha trovato il coraggio di raccontare le violenze che avrebbe subito nell’abitazione in cui risiedeva per assistere i due anziani. L’avvocata della parte civile, Silvia Calzolaro, ha sottolineato la gravità non solo delle condotte contestate, ma anche del contesto in cui i fatti sarebbero avvenuti.
«In questa storia viene fuori tutta la miseria e lo squallore dell’ambiente in cui la violenza si consumava – ha dichiarato la legale –. È un processo che non avrei voluto affrontare, perché significa aver incontrato una donna costretta a sopportare tanto prima di riuscire a dire di no».
La sentenza rappresenta un primo passo di giustizia per la badante, che ha potuto finalmente far emergere quanto accaduto dopo mesi di silenzi e sofferenza.