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A poche ore dal derby di ritorno Torino-Juventus, la Digos della Questura di Torino, guidata dal dirigente Carlo Ambra, ha condotto un’operazione all’alba che ha portato a 23 denunce e 73 provvedimenti di Daspo. Le misure sono legate agli scontri avvenuti l’8 novembre scorso, quando circa un centinaio di ultras delle due squadre si sono affrontati nei pressi della Gran Madre, nel centro di Torino, e ai danni causati dai tifosi granata all’Allianz Stadium.

Tra i denunciati figurano anche 20 ultras già sottoposti a Daspo per episodi di violenza simili, con provvedimenti ancora in vigore. L’indagine, coordinata dal pm Paolo Scafi, ha coinvolto non solo le abitazioni dei denunciati, ma anche due sedi degli ultras bianconeri, una delle quali situata all’interno di un bar. Le perquisizioni si sono estese a diverse città, tra cui Asti, Novara, Alessandria, Pavia, Savona, Varese e Piacenza. Durante le operazioni, gli agenti hanno sequestrato indumenti ritenuti dagli investigatori utilizzati durante gli scontri.

Secondo le ricostruzioni, i gruppi Ultras Granata 1969 (Torino) e Drughi e Primo Novembre (Juventus) si erano dati appuntamento nella zona precollinare alla vigilia del derby di andata, considerandola un luogo strategico per l’assenza di telecamere di sicurezza. Tuttavia, le telecamere presenti nell’area hanno ripreso l’intera rissa, durata circa dieci minuti e caratterizzata da un’intensità violenta. Proprio le immagini hanno consentito alla Digos di ricostruire nei dettagli l’accaduto e identificare i responsabili.

L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni di violenza legati al calcio, con l’obiettivo di garantire la sicurezza durante eventi sportivi e ridurre i comportamenti criminali associati al tifo organizzato.

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