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Durante l’udienza di apertura del processo sul crollo della gru in via Genova a Torino, avvenuto il 18 dicembre 2021 e costato la vita a tre operai, è emerso che il Comune ha rinunciato a costituirsi parte civile, accettando un risarcimento di 55mila euro. Una scelta criticata dal segretario generale di FenealUil Piemonte, Giuseppe Manta, che auspica un utilizzo responsabile delle risorse ottenute per promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro.

Nonostante la rinuncia del Comune, rimangono parte civile i sindacati edili FenealUil e Fillea, oltre all’associazione Sicurezza e Lavoro. Manta sottolinea l’importanza di adottare un Protocollo sulla legalità e sicurezza nei cantieri, simile a quello di Roma per il Giubileo, per prevenire incidenti e limitare i subappalti, spesso causa di infortuni.

Il sindacalista richiama anche l’attenzione sul recente incidente mortale in un cantiere Smat, dove è crollata un’altra gru, e auspica che il Comune si impegni attivamente a garantire la sicurezza nei numerosi cantieri avviati grazie ai fondi del Pnrr.

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