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I fondi destinati alla legalità, antimafia e antiusura nella Regione Piemonte sono in aumento, come annunciato dall’assessore alle Politiche sociali, Maurizio Marrone. L’incremento complessivo è di 614mila euro, portando la cifra totale da 860mila a 1.374mila euro. Le risorse sono state illustrate oggi durante la seduta della prima commissione, presieduta da Roberto Ravello.

L’assessore ha sottolineato che la maggiore parte di questo aumento riguarda i contributi ai Comuni per il recupero dei beni confiscati alle mafie, passati da 371mila a 833mila euro. Marrone ha ricordato che tali interventi riguardano lavori di manutenzione o trasformazione delle destinazioni d’uso degli immobili confiscati. Un altro incremento riguarda la Giornata della memoria in ricordo delle vittime di mafia, il cui budget sale da 17mila a oltre 34mila euro. Anche per la Giornata delle forze dell’ordine i fondi sono aumentati, passando da circa 8mila a 12mila euro. Per il contrasto all’usura, i fondi sono passati da 370mila a 390mila euro.

Il consigliere Domenico Rossi (Pd) ha espresso il suo sostegno all’aumento dei fondi, suggerendo tuttavia di ridurre la quota di compartecipazione per i piccoli Comuni, che spesso non riescono a coprire il 50% delle spese. Marrone ha confermato che nella proposta di deliberazione sarà prevista la possibilità di un contributo fino al 90% per i Comuni con meno di 5.000 abitanti, con un limite massimo di 100mila euro.

Pasquale Coluccio (M5s) ha criticato la gestione dei beni confiscati, definendola un processo problematico che, secondo lui, sminuisce l’importanza della confisca stessa, che ha un grande valore non solo economico ma anche umano.

Gianna Pentenero (Pd) ha invece ricordato che l’associazione Libera, in audizione, aveva evidenziato come la complessità delle procedure rappresenti un ostacolo per i Comuni nella partecipazione ai bandi per il recupero dei beni. Per questo motivo, ha proposto di prevedere un’assistenza tecnica da parte della Regione. Marrone ha confermato che, oltre al supporto continuo dello staff regionale per l’antimafia e l’antiusura, esiste già un protocollo che coinvolge la Regione, Intesa Sanpaolo, Libera e altri, per offrire assistenza tecnica in questi casi.

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