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Una donna è stata arrestata nel carcere di Vercelli dopo essere stata sorpresa con della droga nascosta negli indumenti intimi durante un colloquio con il figlio detenuto. Gli agenti della polizia penitenziaria, insospettiti, hanno proceduto a una perquisizione con l’ausilio di cani antidroga, rinvenendo tre involucri contenenti cocaina, crack e altre sostanze stupefacenti.

L’operazione è stata resa nota dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) attraverso le parole del segretario regionale per il Piemonte, Vicente Santilli. Il sindacato ha espresso soddisfazione per il successo dell’intervento, sottolineando l’importanza dell’azione di contrasto contro il traffico di droga e telefoni cellulari all’interno delle carceri.

Il Sappe ha inoltre evidenziato le difficoltà quotidiane affrontate dalla polizia penitenziaria, che si trova sempre più spesso a gestire episodi di aggressione da parte di detenuti violenti. L’arresto della donna, che è stata posta ai domiciliari, rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro l’introduzione di sostanze illecite all’interno degli istituti penitenziari.

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