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Mattinata di paura in Alta Val di Susa, dove una valanga si è staccata a circa 2.500 metri di quota, travolgendo uno scialpinista che si trovava nella zona di Salbertrand, lungo i pendii che dal Ferro di Cavallo conducono al Col Bleiger, a circa 1.900 metri di altitudine.
L’uomo, rimasto semisepolto sotto la neve, è riuscito a chiamare i soccorsi, mentre la sua compagna di escursione, fortunatamente rimasta illesa, ha lanciato l’allarme intorno alle 12:30. Durante la caduta, lo sciatore ha riportato una sospetta frattura a un arto inferiore e diversi traumi, ma è riuscito a restare parzialmente in superficie, evitando conseguenze peggiori.
Operazioni di salvataggio ostacolate dal maltempo
Immediatamente è stata inviata l’eliambulanza del Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, ma le condizioni meteo avverse hanno impedito l’avvicinamento diretto al luogo dell’incidente. Il tecnico e il cinofilo del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono stati quindi sbarcati più a valle e hanno raggiunto l’infortunato con sci e pelli di foca.
Nel frattempo, da Sauze d’Oulx è partita una squadra di sei tecnici del Soccorso Alpino, supportata da due operatori del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, equipaggiati con materiale sanitario e un toboga per il trasporto dell’infortunato. Dopo essere stato stabilizzato sul posto, lo sciatore è stato imbarellato e trasportato a valle, sfruttando una traccia sulla neve creata da un quad cingolato dei Vigili del Fuoco, che ha facilitato lo scivolamento del toboga.
Il ferito è stato poi consegnato all’ambulanza presso l’Istituto Vezzani a Sauze d’Oulx, quindi trasferito a Oulx e successivamente, via eliambulanza, in ospedale, dove è stato ricoverato in codice giallo.
Seconda valanga a Pragelato: tre persone coinvolte
Poche ore dopo, un altro distacco nevoso si è verificato a Pragelato, sotto il versante settentrionale del Clot della Soma, lungo il Vallone delle Mendie, a circa 2.300 metri di quota. In questo caso, la valanga ha coinvolto tre scialpinisti, rimasti semisepolti ma illesi, eccetto uno di loro che ha riportato un trauma nella zona del bacino e un principio di ipotermia.
Una sanitaria del Soccorso Alpino ha raggiunto l’infortunato e, viste le sue condizioni, ha predisposto il trasporto a valle tramite toboga. A causa del maltempo, l’evacuazione sta avvenendo esclusivamente via terra, fino all’area dei trampolini di Pragelato, dove l’uomo verrà affidato ai sanitari per ulteriori accertamenti.
Gli altri due compagni di escursione sono in buone condizioni, ma uno di loro ha perso la propria attrezzatura durante la valanga e ha dovuto fare ritorno a valle con un paio di racchette da neve fornite dai soccorritori.
Pericolo valanghe ancora elevato
Questi due episodi confermano il rischio elevato di valanghe nelle Alpi Occidentali, dove il rialzo delle temperature e le recenti nevicate hanno reso il manto nevoso instabile. Gli esperti raccomandano massima prudenza agli escursionisti e agli scialpinisti, invitandoli a consultare i bollettini nivometeorologici prima di intraprendere qualsiasi attività in quota.