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Tra la fine del 2032 e l’inizio del 2033 i primi passeggeri potranno salire a bordo dei nuovi treni della linea 2 della metropolitana di Torino. Ad illustrare il cronoprogramma aggiornato, l’ultimo intervento del commissario straordinario dell’opera Bernardino Chiaia. Al momento l’infrastruttura è finanziata con 1 miliardo e 828 milioni di euro. A causa dei rincari energetici e dei materiali, con questi soldi sarà possibile realizzare il tratto da Rebaudengo a Porta Nuova, ma non arrivare fino al Politecnico come originariamente previsto.
"Purtroppo - ha spiegato Chiaia - in questa nazione le grandi opere subiscono un rallentamento: al momento abbiamo riprogrammato temporalmente i lavori. L’attivazione della linea realisticamente sarà al termine del 2032- inizio del 2033: questo primo lotto ci permetterà di collegare tutta l’area nord della città fino all’incrocio con Porta Nuova e la linea 1". Intanto entro un paio di settimane verrà aggiudicata la gara internazionale da 500 milioni di euro per la scelta del sistemista tecnologico dei treni. "Questa gara - ha chiarito il commissario di Governo - permette di rispettare l’obbligazione vincolante del Ministero per l’utilizzo dei fondi". E dal punto di vista finanziario, per arrivare fino al Politecnico di corso Duca degli Abruzzi al momento mancano 450 milioni di euro. "Penso che Torino - ha aggiunto Chiaia - meriti questi fondi". Ma le novità della linea 2, rispetto alla 1, saranno molte. Negli scorsi mesi è stato lanciato un concorso internazionale di idee per architettura, identità visiva e design della futura infrastruttura. L’obiettivo, come spiegato dal commissario straordinario, è "dare identità e dignità a posti che spesso sono intesi come non luoghi, come scale e stazioni".
Ad esempio nel caso della fermata vicino alla Manifattura Tabacchi, l’ex sito produttivo di Torino nord verrà descritto per immagini già nella fermata. L’obiettivo è che chi viene nella nostra città possa apprezzarla sin dai trasporti. Altra novità riguarda i treni che avranno una maggiore frequenza negli orari di punta come mattino e rientro dal lavoro, ma anche in occasione di eventi: i convogli transiteranno più o meno volte a seconda dei passeggeri. I vagoni poi, così come i binari, saranno "intelligenti". Ovvero si controlleranno a vicenda per permettere la "manutenzione predittiva e non a guasto avvenuto".