Campionato fermo. Gravina a Superga omaggia il Grande Torino

Weekend di sosta per la Serie A che si è fermata per le nazionali.
Ieri sera è andato in scena il Gran Galà dei Golden Hearts, organizzato dalla LND nazionale e Piemonte e Valle d’Aosta, insieme alla FIGC per promuovere i valori dello sport e del fair play, Cristiano Biraghi, ospite della serata ha detto: “Se lo specialista sulle punizioni sono io c’è qualche problema. Abbiamo provato a capire come mai si segna sempre di meno. Negli anni ci sono stati specialisti importanti che sapevano calciare molto bene. Secondo me si è alzato molto il livello di studio, i portieri avendo a disposizione i video hanno più possibilità di capire meglio. Ogni volta che calcio cerco di fare gol. Sono bravi i portieri”.
Inoltre, in occasione dell’evento il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, si è recato a Superga definendo il Grande Torino simbolo dell’Unità Nazionale. Gravina, insieme ad altre autorità, ha partecipato alla cerimonia commemorativa per rendere omaggio al Grande Torino e alle 31 persone che perirono nell’incidente aereo del 4 maggio del 1949.
Durante la visita, Gravina ha sottolineato l’importanza di non dimenticare la tragedia di Superga, che ha segnato profondamente la storia del calcio italiano, e che rappresenta un patrimonio di valori per tutto il calcio italiano.
In casa Toro intanto senza i calciatori convocati dalle rispettive squadre nazionali, c’è lo strano caso di Tonny Sanabria, scatenato in patria con il suo Paraguay che ha battuto il Cile del compagno in granata Maripan. Sanabria che aveva risposto alla convocazione della propria nazionale è stato sottoposto ad esami strumentali da parte dello staff medico paraguaiano al fine di confermare l’indisponibilità dopo l’infortunio che gli aveva impedito di esserci nelle gare contro Parma ed Empoli. Invece è stato in campo 77 minuti fornendo l’assist che ha permesso ad un compagno di segnare la rete decisiva del suo Paraguay sul Cile. Mister Paolo Vanoli spera di vederlo decisivo anche in granata e continua a lavorare al Filadelfia con i pochi giocatori rimasti a Torino.