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Dopo l’annuncio della chiusura, entro fine 2025, di 33 sportelli in Piemonte di Intesa Sanpaolo, la Regione ha avviato un "tavolo di lavoro contro la desertificazione dei servizi nelle aree interne". L’iniziativa dopo l’incontro dell’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Marco Gallo, con i vertici regionali della banca.
"Ho preso un impegno con i sindaci dei comuni coinvolti per affrontare concretamente il problema della desertificazione dei servizi nelle aree più marginali - spiega l’assessore Gallo -. Vogliamo trovare soluzioni praticabili per garantire l’accesso ai servizi essenziali ai cittadini, sia nelle zone montane sia in pianura. Ringrazio Intesa Sanpaolo per la disponibilità e per il confronto costruttivo, utile a comprendere le prospettive future e le possibili alternative per i territori interessati." Intesa Sanpaolo, pur confermando il piano di chiusure, previsto tra giugno e ottobre, ha sottolineato l’impegno nel "garantire servizi alternativi tra cui la banca di prossimità, che prevede la fornitura di servizi di base negli esercizi commerciali dei piccoli comuni, come edicole, tabaccai e bar" e l’attivazione di "consulenti finanziari ’a domicilio’ sul territorio per un contatto diretto con la clientela".
L’assessore Gallo ricorda che la Regione "ha già avviato un dialogo con l’Abi per affrontare le difficoltà di accesso ai servizi bancari in molte aree del Piemonte, dove il problema non riguarda solo le filiali ma anche altri servizi essenziali, come farmacie e telefonia. In questo caso, stiamo dialogando con un Istituto che ha una presenza storica e capillare sul territorio, ed è quindi fondamentale lavorare insieme per mitigare gli effetti delle chiusure"