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Lavoro intenso alla Continassa dove Igor Tudor sta prendendo confidenza con l’ambiente e conoscendo i suoi giocatori. Una lotta contro il tempo perché sabato alle 18 contro il Genoa, il nuovo allenatore vuole fare bella figura, ma soprattutto intende strappare i tre punti della vittoria, ora quanto mai preziosi per centrare il quarto posto, obiettivo indispensabile per la stagione. Dopo aver ereditato la panchina da Thiago Motta, Tudor sta trasferendo la sua filosofia di gioco che rispecchia, se vogliamo, il suo carattere: rapide verticalizzazioni, aggressività e marcatura uomo contro uomo. Già dalla sfida di sabato dovrebbe vedersi una squadra diversa. Veniamo alle novità. La prima riguarda la difesa che torna a tre in fase di possesso, diventando a quattro quando la squadra deve recuperare palla. Un modello già utilizzato con Lazio e Verona, che prevede un 3-4-2-1 dinamico. Kalulu, Gatti, Veiga e Kelly si candidano per un posto da titolare. Passiamo agli esterni, Tudor vorrebbe sfruttare i laterali offensivi senza sacrificare il loro potenziale offensivo. A centrocampo i punti fermi potrebbero essere Locatelli e Thuram, con Koopmeiners alla ricerca della collocazione tattica ideale: il talento olandese dovrebbe alternarsi tra la metà del centrocampo e una posizione più avanzata con libertà di movimento. Ma la grandissima novità è il ritorno di Dusan Vlahovic, al centro del progetto tecnico. L’attaccante serbo, insieme a Nico Gonzalez, ha rinunciato a un giorno di riposo per mettersi al servizio del nuovo allenatore e prepararsi al rilancio dopo tutte le panchine fatte con Thiago Motta. Alla Continassa, quindi, si lavora e si studiano le soluzioni tattiche per dimostrare che la squadra vuole svoltare e tornare a essere competitiva. E’ cominciata, di fatto, la rivoluzione di Tudor. 

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