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Oltre 45.000 presenze hanno segnato la nona edizione di Biennale Democrazia, intitolata Guerre e Paci, confermandone la centralità nel panorama culturale cittadino. In cinque giornate dense di contenuti e riflessioni, la manifestazione ha proposto più di 150 appuntamenti tra incontri, lezioni, dialoghi, letture pubbliche, spettacoli, laboratori e momenti di intrattenimento. Gli eventi si sono distribuiti in 46 luoghi diversi di Torino, coinvolgendo i percorsi di Biennale Democrazia, Democrazia Diffusa e Democrazia Futura.


Grande il coinvolgimento del mondo scolastico: oltre 2.000 studentesse e studenti, provenienti da istituti di ogni ordine e grado, hanno preso parte alle attività, con più di 200 giovani ospitati nel campus residenziale di Democrazia Futura. Accompagnati dalle animatrici e dagli animatori culturali dell’associazione Acmos, hanno animato una programmazione pensata per le nuove generazioni, tra laboratori, giochi, performance e attività esperienziali. Tra queste, anche il partecipato flashmob Domandare la pace in piazza Carignano.


Democrazia Futura si è così confermata una delle sezioni più vitali della manifestazione, insieme a Democrazia Diffusa, che ha dato voce alle tante realtà dei quartieri torinesi, mettendo in luce la vivacità del tessuto sociale cittadino.


Numeri importanti anche sul fronte organizzativo: 160 volontarie e volontari hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, che ha potuto contare su 80 collaborazioni con enti, associazioni e istituzioni. Più di 250 ospiti, provenienti da ogni parte del mondo, hanno portato il proprio sguardo sulle trasformazioni politiche e sociali in atto, offrendo una pluralità di voci e prospettive che costituisce uno dei tratti distintivi della Bien

nale.


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