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Si ipotizza che Nicola Di Carlo, l’autista 64enne del bus precipitato nel fiume Po a Torino, possa essere stato colto da un malore. Questa supposizione emerge dalle prime valutazioni dell’autopsia in corso nel capoluogo piemontese. L’avvocato della famiglia, Giuseppe La Rana, ha designato alcuni consulenti di parte per l’esame medico-legale e sottolinea che solo le analisi di laboratorio potranno stabilire con precisione se il malore si sia verificato prima o dopo l’incidente.
Il legale ha anche evidenziato che, secondo i familiari, Di Carlo non aveva manifestato alcun malessere né aveva contattato i suoi cari per segnalare eventuali problemi di salute. Anzi, all’inizio dell’anno, l’uomo aveva sostenuto le visite mediche per l’idoneità alla guida senza riscontrare anomalie.
L’autopsia è affidata all’anatomopatologa Lucia Tattoli su incarico della pubblico ministero Rossella Salvati, che sta conducendo l’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo. Gli accertamenti in corso serviranno a chiarire le cause dell’incidente e a fornire risposte definitive sulle condizioni di salute dell’autista al momento della tragedia.