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Sovrappeso e obesità sono problematiche che colpiscono ormai più del 60% della popolazione europea, rappresentando un fattore di rischio significativo per le malattie cardiovascolari. Tuttavia, queste condizioni possono essere prevenute e trattate efficacemente attraverso un corretto stile di vita e una strategia di salute mirata. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sulla necessità di adottare abitudini sane, ma è altrettanto importante sviluppare percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali multidisciplinari specifici per affrontare questa problematica.
Durante il congresso Change in Cardiology 2025, uno degli eventi più importanti di cardiologia in Piemonte, si discuterà dell’interconnessione tra sovrappeso, obesità e malattie cardiovascolari. Questo congresso, che si terrà al Lingotto di Torino dal 10 al 12 aprile, vedrà la partecipazione di esperti internazionali del settore.
I dati mostrano che il 41% dei pazienti con malattie cardiache è in sovrappeso, con un indice di massa corporea (IMC) superiore a 27, mentre il 20% di questi pazienti è obeso, con un IMC maggiore di 30. Le stime delle società scientifiche italiane indicano che circa 400.000 italiani soffrono contemporaneamente di obesità e insufficienza cardiaca.
L’obesità è associata a un aumento significativo del rischio di diverse patologie cardiovascolari. Ad esempio, il rischio di fibrillazione atriale nelle persone obese è quasi il 50% più alto rispetto a chi ha un peso corporeo normale. Inoltre, le persone obese hanno il 64% in più di probabilità di soffrire di infarto o ictus e il rischio di sviluppare insufficienza cardiaca aumenta del 30%.
In Piemonte, i dati della sorveglianza Passi 2022-2023 rivelano che il 29,5% degli adulti è in sovrappeso e il 9,3% è obeso. Si stima quindi che oltre 320.000 adulti siano obesi nella regione. Ogni anno, circa 10.000 casi di infarto miocardico vengono registrati in Piemonte, e le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nella regione, con circa 17.000 decessi annui. A livello nazionale, l’Italia conta ogni anno circa 120.000 nuovi casi di infarto miocardico acuto.
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