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Due detenuti del carcere di Vercelli hanno rifiutato di rientrare dal cortile destinato al passeggio e si sono arrampicati sul muro perimetrale come segno di protesta. Questo episodio si inserisce nel contesto delle numerose manifestazioni di disappunto che hanno avuto luogo nella casa circondariale del Billiemme, come denunciato dal Sappe, il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria.

I detenuti coinvolti, un cittadino rumeno e uno uruguaiano, hanno protestato per due motivi: in primo luogo, contro un recente provvedimento che aveva revocato il regime trattamentale intensificato a loro applicato, e, in secondo luogo, per una richiesta di trasferimento che era stata avanzata come gesto di solidarietà verso altri detenuti. Il personale penitenziario ha vigilato sull’area e ha cercato di mediare con i detenuti, impegnandosi in una trattativa durata oltre due ore. Solo dopo questo lungo confronto, i due detenuti hanno deciso di terminare la protesta e di rientrare nel reparto, ma non senza opporre una resistenza fisica. Durante la protesta, uno di loro è stato visto con una lama rudimentale.

Il Sappe, commentando l’episodio, ha sottolineato l’urgenza di adottare misure efficaci nei confronti dei detenuti più violenti e problematici, la cui presenza rappresenta una costante minaccia per la sicurezza e l’ordine nelle carceri.

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