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Nel febbraio del 2024, dopo aver appreso di essere sotto indagine per maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie, l’uomo ha tentato di suicidarsi nel suo appartamento, provocando un’esplosione e un incendio in un edificio situato nella zona di Mirafiori a Torino. Oggi, il tribunale di Torino lo ha condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per gli episodi avvenuti all’interno della sua famiglia, con un fascicolo separato aperto per l’esplosione, che è stato già definito.
Il pubblico ministero Davide Pretti aveva richiesto una pena di tre anni e mezzo, ma i giudici hanno deciso di infliggere anche una misura di sicurezza, obbligandolo a comunicare alle forze dell’ordine la sua residenza e i suoi spostamenti. L’uomo, di 65 anni, e la sua compagna, entrambi di origine romena, si erano sposati nel 1988 nel loro paese natale. Hanno avuto due figli, uno nel 1989 e l’altro nel 1994. L’imputato ha sempre negato le accuse, e la sua avvocata, Miriam Palagano, ha sostenuto che lui passava lunghi periodi all’estero, tra Israele e Portogallo, per cercare lavoro: "Non era mai a casa, restava lontano anche sei o otto mesi all’anno. Fino al 2021 non si può parlare di vera convivenza. Sua moglie lavorava, era indipendente e poteva frequentare altre persone, un tipo di libertà che difficilmente si riscontra in storie di maltrattamenti. Non si può parlare di vessazioni". L’uomo ha ammesso uno degli episodi contestati, ossia il lancio di un piatto contro una parete nel maggio del 2023 durante una discussione, giustificandolo con il fatto di essere stato stanco dopo aver camminato per mezza Torino a causa di uno sciopero degli autobus.
Per quanto riguarda le accuse di violenza sessuale, l’accusa si basava sul fatto che la donna si sentisse costretta a rapporti sessuali. La difesa ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che il dissenso della donna non era mai stato esplicitamente manifestato. "Questa - ha affermato l’avvocato - è una storia di estrema povertà. Il mio assistito ha sempre lavorato duramente per migliorare le condizioni economiche e culturali della sua famiglia. Ha deciso di togliersi la vita quando ha visto che la sua idea di famiglia era fallita".