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Nella notte tra lunedì e martedì, ignoti si sono introdotti nella scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Volpiano, in provincia di Torino, forzando una porta d’ingresso e gli armadi dove erano custoditi ben 160 computer portatili. I dispositivi erano stati acquistati grazie ai finanziamenti del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per migliorare la qualità dell’offerta formativa e modernizzare gli ambienti scolastici.

La dirigente scolastica, Stefania Prazzoli, ha espresso profonda delusione e tristezza per quanto accaduto, definendo il furto “un danno irreparabile”. “Anni di lavoro per progettare e realizzare una scuola accogliente e all’avanguardia sono stati vanificati in una sola notte”, ha dichiarato. Non si tratta solo di una perdita economica, ha aggiunto, ma di un colpo anche sul piano umano ed emotivo per tutta la comunità scolastica.

Anche il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, ha manifestato amarezza per l’episodio. “La scuola aveva investito ingenti risorse, ottenute attraverso il Pnrr, per rinnovare le strutture e introdurre nuove tecnologie nella didattica. Ora tutto questo è stato compromesso”.

Il Comune ha fatto sapere che verranno promossi eventi e iniziative per raccogliere fondi a sostegno della scuola, con l’obiettivo di restituire agli studenti e al personale quanto è stato ingiustamente sottratto.

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