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Dopo le proteste iniziate da parte dell’opposizione, anche la Camera penale di Asti prende posizione contro la recente nomina di Stefania Sterpetti a Garante dei detenuti. La professionista, da poco eletta, è finita al centro della bufera per alcuni post pubblicati sul suo profilo Facebook qualche anno fa, nei quali esprimeva ammirazione per il Duce e augurava la morte a Cesare Battisti, ex terrorista oggi in carcere, in seguito alla sua decisione di intraprendere uno sciopero della fame.

In una nota ufficiale, la Camera penale esprime forte preoccupazione: "La nomina del nuovo Garante delle persone private della libertà ad Asti lascia sbigottiti, soprattutto alla luce di quanto riportato dai media, secondo cui la persona scelta avrebbe, meno di cinque anni fa, condiviso sui social commenti del tutto in contrasto con il ruolo di garanzia e tutela dei diritti dei detenuti, che richiede equilibrio e rispetto della dignità umana."

Il consiglio direttivo della Camera penale sottolinea l’importanza e la delicatezza del ruolo: "È sufficiente considerare il triste primato dei suicidi nelle carceri italiane per comprendere quanto sia inadeguato affidare questo incarico a chi, parlando di un detenuto divenuto caso nazionale come Cesare Battisti, ha auspicato che morisse da solo, scrivendo testualmente: ‘Visto che non c’è la pena di morte, chissà che non si tolga di mezzo da solo’."

Infine, la nota denuncia il silenzio delle istituzioni nazionali di fronte alle gravi condizioni in cui versano molte carceri italiane e critica la scelta della politica locale, accusata di adeguarsi a questa indifferenza nominando una figura che, per le sue passate dichiarazioni pubbliche, risulta del tutto inadatta a un incarico tanto sensibile.

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