Condividi:
Sono in chiaroscuro i dati del Registro imprese delle Camere di commercio. Nel corso del I trimestre 2025 sono nate in Piemonte poco più di 7.600 aziende, 336 unità in meno rispetto a quanto rilevato nel I trimestre 2024. Nello stesso periodo, le imprese che hanno cessato la propria sono state poco meno di 9mila, ben 887 in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La sintesi tra i due flussi ha condotto comunque a un saldo negativo per 1.383 unità mentre la flessione era stata di 1.934 nel I trimestre 2024.
Queste le principali evidenze sull’andamento della demografia delle imprese nel I trimestre 2025 che emergono dai dati Movimprese, elaborati da Unioncamere Piemonte sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio.
La disaggregazione dei dati sulle sedi d’impresa per forma giuridica, disegna un panorama economico regionale caratterizzato da dinamiche interne contrastanti. Da un lato, si distingue un segmento più strutturato e capitalizzato che mostra resilienza e capacità di crescita; dall’altro, una base più ampia di piccole e piccolissime imprese che continua a ridursi.
Nel I trimestre del 2025 quasi tutti i comparti hanno mostrato tassi di crescita negativi. Fanno eccezione solo gli altri servizi che segnano un +0,2%. Le costruzioni subiscono una flessione dello 0,3%, seguite dal turismo con un -0,4%. L’industria registra una contrazione della propria base di imprese dello 0,78% e il commercio cala dello 0,82%. Il dato peggiore appartiene all’agricoltura il cui tasso di crescita si attesta al -1,30%.
Sul fronte delle province del Piemonte nessuna è riuscita, nel periodo in esame, a mantenere invariato o a incrementare il numero delle proprie sedi d’impresa; al contrario, si è registrata ovunque una diminuzione, seppur con intensità variabili. Le province più grandi del Piemonte come Torino, Novara e Cuneo hanno mostrato una maggiore tenuta, con perdite di imprese tra lo 0,1 e lo 0,3% mentre aree come Asti, Biella e Vercelli hanno visto una riduzione proporzionalmente più incisiva della propria base imprenditoriale arrivando a perdere uno 0 e 8% Il Verbano Cusio Ossola e Alessandria hanno, registrato tassi rispettivamente pari a un meno 0,4%.