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Escursione termica, giorni consecutivi senza pioggia e vento, nebbia, aumento delle temperature e notti tropicali. Sono questi alcuni parametri presi in considerazione per realizzare l’Indice del clima, messo a punto dall’ufficio studi del quotidiano economico Il Sole 24 Ore sui dati di 3bmeteo, nel decennio 2014-2024, sui capoluoghi delle 107 Province italiane. La situazione in Piemonte non è rosea. Asti si piazza al terzultimo posto di questa classifica, Alessandria è al quartultimo, davanti solo a Terni e Caserta. Torino guadagna, se così si può dire, il 91° posto sulle 107 province prese in esame. La migliore è Cuneo al 44esimo posto. La classifica, indica quale città capoluogo ha il clima migliore, in grado di offrire un maggiore benessere a chi vive sul territorio, in base a quindici parametri che misurano le più frequenti condizioni di «bel tempo» e sono 5 i nuovi parametri in più rispetto alla classifica 2024. In base a questi criteri il capoluogo sabaudo non si definirebbe una città ideale, ma risulta con una maggiore persistenza di aria stagnante. In particolare, i dati segnati in rosso sono: le ondate di calore, le notti tropicali, il caldo estremo, la circolazione dell’aria, la percentuale di giorni consecutivi senza pioggia, l’intensiva pluviometrica e i giorni freddi.
È invece Bari a confermarsi in cima alla classifica dell’Indice del clima del Sole 24 Ore, prima tappa verso l’edizione 2025 dell’indagine annuale sulla Qualità della Vita.
Tornando al Piemonte le città della nostra regione sono fanalino di coda per alcuni parametri. Torino è ultima per la circolazione dell’aria (i periodi di 4 giorni di aria stagnante, cioè con piogge inferiori a un millimetro giornaliero, vento inferiore a 5 km orari e assenza di nebbia) e terzultima per la variazione della temperatura (+3,3 gradi rispetto al 2010). Verbania è ultima per due parametri: le giornate di precipitazioni estreme e l’intensità pluviometrica (accumulo medio per ciascun giorno piovoso). Alessandria è terzultima per la nebbia. Cuneo è penultima per i giorni di freddo (con temperatura massima percepita inferiore a tre gradi) e seconda per l’indice di calore. Quest’ultimo parametro considera i giorni con temperatura percepita sopra i 30 gradi. A Cuneo sono stati 40,3: Siracusa, all’ultimo posto, per rendere l’idea ne ha registrati quasi 112.
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