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28.490 è la cifra che corrisponde ai contratti programmati dalle imprese piemontesi per maggio 2025, valore che sale a 88.000 se si considera l’intero trimestre maggio-luglio. Il trend appare, ancora una volta per la nostra regione, negativo con un calo di 1.520 entrate rispetto a maggio 2024. E se si allarga lo zoom a livello nazionale, l’andamento cambia con una crescita nella domanda di assunzioni di circa 35mila unità rispetto a maggio 2024 (+7,0%) . Il risultato mensile è frutto di due opposte tendenze: mentre l’industria manifatturiera accusa un calo delle previsioni occupazionali di circa il 2%, il settore dei servizi brilla con una crescita robusta del 10,4%. A trainare la performance positiva dei servizi è inequivocabilmente la forte domanda di lavoro proveniente dalle imprese del turismo. Il comparto alberghiero e della ristorazione sembra assorbire gran parte della forza lavoro disponibile, beneficiando di un rinnovato dinamismo.
Tornando al Piemonte, delle oltre 28mila entrate previste a maggio, il 14% è costituito da laureati, il 26% da diplomati mentre le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 39% e il 19%.
Considerando i dati del trimestre maggio-luglio emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 60.170 entrate, il 68,4% del totale (circa 1.050 unità in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 27.830 entrate, generando il 31,6% della domanda totale e segnando un calo ancor più intenso pari a circa 3.140 unità rispetto al periodo maggio-luglio 2024. Tra i servizi, il comparto che assorbirà la fetta più rilevante delle 88.000 entrate previste nel trimestre maggio-luglio 2025 è quello del turismo (parliamo di servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici), con 14.130 ingressi (16,1% del totale), seguito dal commercio, settore per il quale le imprese intervistate presumono di dover effettuare 12.940 assunzioni (il 14,7%) e dai servizi alle persone con 11.850 entrate e una quota del l’13,5% del totale. All’interno del comparto industriale si distinguono le costruzioni con 7.360 entrate, l’8,4% delle previsioni di assunzioni complessive.
E c’è poi il capitolo sempre attuale della difficoltà di reperimento di alcune figure professionali. A maggio in Piemonte sono difficili da reperire tecnici della distribuzione commerciale, tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, impiegati in professioni commerciali e nei servizi, operatori della cura estetica, operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, e poi ancora fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica e personale non qualificato nell’agricoltura e nella manutenzione del verde.