Condividi:
Due distinti ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale sono stati presentati contro la delibera del Comune di Torino relativa al "Patto di collaborazione sui beni comuni", che riguarda l’immobile di corso Regina Margherita 47, attualmente occupato dal centro sociale Askatasuna. A impugnare l’atto sono la Regione Piemonte e il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia della Circoscrizione 7.
L’assessore regionale alle Politiche sociali, Maurizio Marrone, ha spiegato che l’ufficio legale della Regione ha notificato ufficialmente il ricorso, contestando la legittimità della concessione dell’edificio, ritenuta in contrasto con la normativa regionale sui beni comuni. Marrone ha dichiarato: «Mi auguravo che il Comune tornasse sui suoi passi, evitando uno scontro istituzionale. Tuttavia, non potevamo accettare che una legge nata per sostenere il volontariato civico venisse distorta per legittimare l’uso di un bene pubblico da parte di realtà antagoniste che hanno una storia legata alla violenza».
Parallelamente, anche i consiglieri di Fratelli d’Italia della Circoscrizione 7 – Patrizia Alessi, Francesco Caria e Domenico Giovannini – hanno depositato un secondo ricorso, chiedendo inoltre la sospensione immediata dell’efficacia della delibera. Secondo i firmatari, l’edificio, situato nel quartiere Vanchiglia, potrebbe essere destinato a finalità più utili alla cittadinanza, se affidato ad associazioni che operano nel rispetto della legalità.
Maurizio Pedrini, coordinatore di Fratelli d’Italia Torino, ha sottolineato il valore politico dell’iniziativa: «D’intesa con il segretario regionale Fabrizio Comba e con Augusta Montaruli, vicepresidente del gruppo FdI alla Camera, abbiamo deciso di rafforzare la nostra storica opposizione ad Askatasuna. Per questo motivo, abbiamo sostenuto l’iniziativa dei nostri consiglieri di Circoscrizione 7 nel promuovere un secondo ricorso, valorizzando così il loro ruolo istituzionale nel territorio direttamente coinvolto».
Il caso continua ad alimentare il dibattito politico torinese, con il futuro dell’immobile al centro di una contesa che intreccia questioni legali, amministrative e ideologiche.
Tag: