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Nella mattinata di lunedì 20 maggio, un improvviso blackout ha causato gravi disagi al Palazzo di Giustizia di Torino, compromettendo il regolare svolgimento delle attività sia del tribunale che della corte d’Appello. Il malfunzionamento ha interessato anche i dispositivi di sicurezza, rendendo inoperativi i metal detector agli ingressi.

Aule e corridoi sono rimasti illuminati soltanto dalle luci di emergenza, mentre le udienze previste risultavano sospese. Per motivi di sicurezza, l’accesso all’edificio è stato consentito esclusivamente a magistrati, avvocati e personale dipendente. Il procuratore generale, Lucia Musti, ha disposto la chiusura al pubblico.

A causa dell’interruzione, la maggior parte delle udienze è stata rinviata a data da destinarsi.

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