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L’atto che formalizza la programmazione condivisa tra Italia, Francia e Unione europea per il cofinanziamento della Tav, ovvero la decisione di esecuzione della Torino-Lione, ha concluso l’iter tra i due stati ed è stato inviato alla Commissione europea. "Un atto fondamentale per la realizzazione dell’opera in tutte le sue parti, comprese le tratte di accesso e i nodi urbani di Torino e Lione. E entro settembre sarà pubblicata dalla Commissione in Gazzetta ufficiale". Ad annunciarlo il presidente italiano della commissione intergovernativa Paolo Foietta.
Dunque per Torino significa la possibilità di chiedere il finanziamento europeo del 50% anche per il raddoppio della galleria tra Porta Susa e Porta Nuova, per i lavori del passante ferroviario, e per allargare così l’imbuto dei binari fino a Settimo Torinese.
E’ uno dei risultati resi noti alla riunione della conferenza intergovernativa Italia Francia nella sede di telt, la società che sta realizzando l’opera che ha snocciolato anche alcuni numeri. La tav e’ arrivata al 26% della realizzazione, con 42 km scavati. Dal primo luglio sono previsti incontri pubblici a Susa ,Salbertrand e Chiomonte, ha spiegato il direttore generale di Telt Maurizio bufalini. Dal 2026 l’arrivo di altre 7 frese darà un’accelerata ai lavori. Tra 8 anni, nel 2033 si potrà vedere il passaggio di centocinquanta treni al giorno tra Italia e Francia.
C’è poi la questione atti vandalici, su cui si è soffermato Bufalini.
"Nell’ultimo anno - ha detto - stiamo fronteggiando questo fenomeno preoccupante verso imprese che lavorano per noi sia in Italia che Francia, soprattutto piccole e medie imprese. Non atti eclatanti, ma che danneggiano le imprese e hanno una ricaduta sul loro lavoro". "Per fortuna - aggiunge il presidente Foietta - siamo ben lontani dai movimenti di massa di una volta, dove centinaia di persone, se non migliaia di persone, assaltavano cantieri oppure distruggevano mezzi. Questi sono episodi di gruppi sparuti, ma è corretto che ci sia un senso di vicinanza e sostegno, visto che queste intimidazioni sono soprattutto alle piccole imprese. Quindi - conclude - è bene avere delle garanzie in più anche dal punto di vista assicurativo, perché se l’intimidazione vince, i piccoli operatori della valle non lavoreranno sulla Torino-Lione per paura. E questo va combattuto".
Telt sta dunque lavorando con il Mit, e farà la stessa verifica con il ministero francese, per trovare un modo di attivare misure di sostengo, per integrare le parti non coperte dalle assicurazioni, per i danni da atti vandalici nei confronti delle aziende che lavorano alla Tav. Nella conferenza è stato anche annunciato l’accordo tra le ferrovie italiane e francesi per l’autostrada ferroviaria alpina, che muove su binari del Frejus le merci. La circolazione riprenderà a ottobre con il salvataggio di 100 posti di lavoro.