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Bardonecchia, il giorno dopo la colata di fango causata dall’esondazione del torrente Frejus, è un comune ferito. Un forte temporale in quota ha trasformato un innocuo torrente, in un fiume in piena di detriti come era già accaduto due anni fa. Un tragico copione che si ripete. Ora si spala il fango per tornare nel più breve tempo possibile alla normalità. Il maltempo ha lasciato spazio a qualche raggio di sole che però non allevia il dolore per la morte di Franco Chiaffrino, 70 anni. Tanti lo conoscevano in paese, era il fruttivendolo che aveva la sua attività nella centralissima via Medail. Seconda una prima ricostruzione l’uomo, durante l’esondazione di un torrente, a causa del maltempo, è stato travolto dal fango e dall’acqua, dopo che era sceso dal suo furgone. Alcuni testimoni lo avevano visto trasportato dalla furia della corrente e avevano lanciato l’allarme. Il suo corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco. Sul fatto indaga la polizia.
Il 13 agosto di due anni fa a Bardonecchia non era caduta nemmeno una goccia d’acqua quando una colata simile a quella di ieri aveva distrutto argini e paratie, invadendo abitazioni, alberghi e il commissariato di polizia, travolgendo centinaia di auto. L’ondata era arrivata senza preavviso. In questo caso invece diversi residenti hanno raccontato di aver ricevuto ricevuto un messaggio di allerta per le condizioni meteo avverse.
Intanto i commenti politici non si fanno attendere «Ci troviamo sempre più spesso ad affrontare situazioni di emergenza a causa di eventi meteorologici che una volta chiamavamo eccezionali, ma che invece sono sempre più frequenti: una bomba d’acqua ha colpito il Comune di Bardonecchia in maniera improvvisa, provocando danni e purtroppo una vittima. Ai suoi famigliari desideriamo porgere il cordoglio della Regione Piemonte. Alla comunità di Bardonecchia, ancora una volta colpita dal maltempo, la vicinanza della Regione. Fin dall’imminenza dell’evento, i nostri tecnici si sono recati sul posto per affrontare l’emergenza e prestare i soccorsi necessari» così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
E sul fronte degli interventi, in seguito all’evento dell’agosto 2023 la Regione Piemonte ha autorizzato e finanziato nel Comune di Bardonecchia, tramite il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, 54 interventi per un totale di oltre 5 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio. Nel giorno in cui un nuovo grave evento meteorologico si è abbattuto sul Piemonte, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per le forti piogge di aprile e stanziato i primi 18 milioni destinati al Piemonte. Le risorse sono destinate a coprire le somme urgenze già attivate dagli enti locali per fronteggiare i danni immediati e ripristinare i servizi essenziali.
Più duro il ministro della protezione civile Musumeci "Quello che è avvenuto a Bardonecchia era già avvenuto nel passato, e temo non sarà l’ultimo episodio del genere. Si è costruito dove non si doveva, è mancata la manutenzione, e prima o poi la natura si prende la rivincita e i nodi vengono al pettine. Dire di risolvere tutto in 5-10 anni è una follia".
Dunque la parola d’ordine adesso è tornare alla normalità anche se non è ancora possibile quantificare una stima precisa dei danni. Gli svincoli autostradali della A32 sono stati riaperti dopo la chiusura di ieri per allagamenti. Resta invece chiusa la strada statale, mentre è regolare la circolazione ferroviaria dei treni regionali. I residenti delle zone considerate a rischio, che per precauzione erano stati ospitati nel palazzetto dello sport o aveva trovato rifugio da amici e parenti, hanno ricevuto il via libera per rientrare nelle proprie abitazioni.

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