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Un'operazione condotta dagli agenti del comando provinciale della Guardia di finanza di Asti ha portato alla denuncia di circa 500 persone che hanno indebitamente percepito il reddito di cittadinanza, creando così un danno al bilancio pubblico di oltre 1 milione di euro. Le indagini, avviate nel marzo 2022, sono scaturite da una segnalazione del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie di Roma.

L'azione investigativa si è concentrata su un particolare Centro di assistenza fiscale di Torino, attraverso il quale sono state presentate oltre mille autocertificazioni da parte di extracomunitari, principalmente di nazionalità nigeriana e marocchina, per lo più giovani (intorno ai 30 anni) che avrebbero fornito dichiarazioni false nella domanda affermando di risiedere stabilmente in Italia da oltre dieci anni. Inoltre, alcuni di loro non erano in possesso del permesso di soggiorno di lunga durata, un requisito necessario per ottenere il beneficio.

Questa fase delle indagini fa seguito a un'operazione precedente conclusa nell'aprile 2022, che aveva portato alla scoperta di oltre 1,6 milioni di euro indebitamente percepiti da 250 richiedenti il sostegno economico. La recente operazione "Free Time" ha aggiunto altre 242 denunce all'Autorità Giudiziaria, individuando coloro che hanno ottenuto il beneficio senza averne i requisiti.

Oltre ai beneficiari, è stato denunciato il titolare del Caf torinese, responsabile della fase istruttoria e della trasmissione telematica delle istanze fraudolente. Si presume che anche lui stesso abbia beneficiato indebitamente del reddito di cittadinanza senza soddisfare i requisiti. Inoltre, quattro finiti nel mirino delle Fiamme gialle risultano essere titolari di partita Iva ma sono stati scoperti come evasori totali, poiché hanno omesso di presentare le dichiarazioni annuali dei redditi per più di due anni, evitando di dichiarare ingenti somme di corrispettivi derivanti da attività nel settore edilizio.

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