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La provincia e il centro di Torino sono stati scossi da una serie di rapine aggravate che sarebbero stati commessi da minorenni finiti ora sotto accusa. Cinque giovani sono stati arrestati in relazione a tali episodi, gettando luce su una preoccupante tendenza di violenza giovanile.

Due di questi ragazzi, di soli 15 e 16 anni, sono accusati di essere coinvolti in ben tre episodi avvenuti tra gennaio e maggio di quest'anno. L'indagine avviata dai Carabinieri è partita dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza e dalle testimonianze di alcune vittime. Stando alla ricostruzione, sembrerebbe che i giovani rapinatori abbiano fatto ricorso alla violenza, costringendo le loro vittime a consegnare denaro in contanti, telefoni cellulari e altri oggetti di valore. In uno dei casi, la vittima avrebbe addirittura dovuto cedere le scarpe di marca che aveva ai piedi.

Un terzo minore, un giovane anche egli di 16 anni, è stato coinvolto nelle indagini ma non è stato sottoposto a misure cautelari. Le rapine avrebbero avuto luogo a Venaria, di fronte al McDonald's, e a Torino in Via Rossini e Via Buniva.

Altri tre giovani, tutti diciassettenni e di origine marocchina residenti a Torino, sono stati implicati in due episodi di rapina aggravata e uno di furto con strappo, avvenuti in soli tre giorni all'inizio di luglio. In questi casi, i giovani avrebbero individuato le loro vittime e con aggressività avrebbero strappato catene d'oro indossate al collo delle persone.

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