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Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Novara hanno arrestato  una donna italiana con l’accusa del reato di tentata truffa aggravata.

L’azione è scaturita da una segnalazione giunta alla sala operativa, proveniente da un istituto bancario. Una dipendente, tramite il numero di emergenza 112, ha riferito la presenza di un uomo anziano di 86 anni in stato confusionale, che cercava di effettuare un prelievo di 4mila euro. L’uomo sosteneva di essere vittima di una truffa. Segnalava inoltre che era arrivato in banca accompagnato da una donna, presumibilmente di origine sinti, che lo attendeva fuori a bordo di un’auto Audi A3 bianca.

Gli agenti della Squadra Volante sono immediatamente intervenuti sul luogo, individuando l’auto e identificando la donna presente a bordo. Un altro equipaggio ha poi contattato la dipendente della banca e l’uomo anziano, confermando il suo stato confusionale.

Successivamente è giunta la moglie dell’uomo anziano, che ha rivelato che il marito frequentava la donna responsabile della truffa da diversi anni, donandole somme di denaro in diverse occasioni.

Di fronte alle prove e alle testimonianze raccolte, la donna è stata accompagnata presso la Questura per ulteriori accertamenti e identificazione. Nel frattempo, la vittima è stata invitata a presentare denuncia.

Durante la stesura della denuncia, l’uomo anziano ha precisato di essere stato avvicinato dalla donna truffatrice che, raccontandogli di essere stata denunciata insieme a lui e di rischiare l’arresto, gli ha chiesto 6mila euro per pagare un avvocato. Preoccupato, l’uomo si era recato in banca accompagnato dalla donna.

Sulla base di queste testimonianze e degli elementi raccolti, la donna è stata arrestata per tentata truffa aggravata.

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