Trovato morto Yang, il clochard asiatico della locomotiva a vapore di fronte alle Ogr

Ci sono ancora i suoi vestiti sparsi un po’ alla rinfusa tra le rotaie e l’erba dell’aiuola. Quell’aiuola dove è stato ritrovato privo di vita, Yang, un senzatetto asiatico che viveva nell’area tra corso Stati Uniti e corso Castelfidardo, a pochi passi dalle ex Officine Grandi Riparazioni di Torino.

Il cadavere è stato ritrovato davanti al Frecciarossa E404, un vagone posizionato nella zona, vicino alla Locomotiva a Vapore 940 del 1922, installata nell’aiuola nel 2011 durante i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Quella era diventata già da tempo la piccola casa di yang, che aveva aveva trovato rifugio in un piccolo spazio proprio tra i mezzi ferroviari esposti.

Sembra si sia trattato di un tragico incidente, Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è stato trovato con una ferita alla testa, che potrebbe essersi procurato cadendo da una delle due locomotive. Il clochard potrebbe aver perso l’equilibrio e battuto violentemente la testa. La scoperta, è stata fatta da un passante che ha immediatamente allertato i soccorsi, ma per Yang non c’è stato nulla da fare. L’uomo era privo di documenti. Sul posto oltre al 118 è intervenuta la Polizia di Stato.

Una morte accidentale che si perde tra le giornate sempre uguali del clochard che già nel 2021 aveva scelto come casa quel vagone e quelle rotaie. L’uomo non parlava italiano, ma spesso si dirigeva alla fontana lì vicino per lavare i panni. La storia di quella locomotiva, forse proprio quella dell’uomo, arrivava da lontano. Come si legge sul cartello celebrativo, il modello 940 del 1922 venne costruita nelle Officine meccaniche navali di Napoli. Dopo aver prestato servizio in numerosi depositi in giro per l’Italia partecipò alla manifestazione per la riapertura della linea del Tenda, lungo la Cuneo-Ventimiglia.

Definitivamente inutilizzata dal 1993, dove venne esposta al museo ferroviario Piemontese di Savigliano. Ultima tappa Torino, è arrivata vicino alle Ogr in occasione dei festeggiamenti di Italia 150 nel 2011. E lì è ancora oggi, maestosa ed evocativa per i passanti, casa per un uomo di cui i pochi panni testimoniano il passaggio.