Condividi:

L’annuncio era nell’aria, ora è arrivata la conferma: per i lavoratori di Mirafiori del comparto carrozzeria non c’è tregua. Stellantis ha comunicato ai sindacati che la produzione della 500 elettrica a Mirafiori subirà una sospensione delle attività che si prolungherà fino all’11 ottobre, in parole povera nuova cassa integrazione.

"La misura - ha spiegato l’azienda - è resa necessaria dall’attuale mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa, che è profondamente in difficoltà per tutti i produttori, soprattutto europei. Stellantis è fermamente impegnata a garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività e sta lavorando duramente per gestire al meglio e traguardare questa difficile fase della transizione".

Queste le parole dell’azienda che però non sembrano essere più sufficienti ormai per dare una spiegazione al grande tracollo che l’automotive sta vivendo a Torino e non solo. "Siamo a livelli di schizofrenia assoluta. Stellantis chiede ai lavoratori di andare negli stabilimenti polacchi e francesi, ma parallelamente a Mirafiori arrivano addetti da Termoli, Cassino, Melfi e Pomigliano" - commenta Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per la Fiom di Torino - E intanto la cassa integrazione continua inesorabilmente con un ennesimo stop produttivo di un intero mese. Invece di annunci di nuove produzioni continuano quelli sulla cassa integrazione".

Ha fatto non poco discutere poi in questi giorni la mail inviata a tutti i dipendenti Mirafiori, anche a chi è in cassa integrazione da mesi, sugli incentivi offerti per l’acquisto della Maserati. Auto da sogno, che costano da 80.000 a 180.000 euro. "Mandano mail per incentivare l’acquisto di Maserati da 200 mila euro a persone che ne guadagnano 1.200 al mese", rimarca ancora Mannori.

"Qui si rischia il tracollo del sistema industriale torinese, aggiunge Edi Lazzi, segretario generale Fiom-Cgil Torino - Mirafiori ha la febbre altissima e l’indotto, di conseguenza, sta morendo. Il caso della Lear è la punta dell’iceberg ma tutta la componentistica sta tremando".
Dal canto suo, l’azienda italo francese cerca di rassicurare un po’ tutti, sottolineando di voler puntare ancora su Torino e di voler creare un vero e proprio polo di innovazione e sviluppo a livello globale, puntando su elettrico e sostenibilità.

"Lo storico complesso di Mirafiori - afferma l’azienda - sta vivendo una profonda trasformazione. Una visione che prevede un processo di investimenti nel comprensorio torinese e nell’industria automobilistica italiana, finalizzato alla creazione del Mirafiori Automotive Park 2030, Stellantis rimane accanto ai suoi colleghi e le sue colleghe in questo momento turbolento, con l’obiettivo di garantire continuità e crescita". Volontà rimarcata anche dal responsabile di Stellantis Italia, presente all’inaugurazione del Salone dell’Automobile di Torino, un Salone dell’Automobile in cui Stellantis ci sarà. Un percorso dell’automotive torinese che viaggia su due binari paralleli, un percorso che continua a raccontare due storie diverse. 

Tutti gli articoli