Condividi:
Il primo maggio autonomi e antagonisti intendono scendere in piazza a Torino "con le stesse modalità, le stesse parole d’ordine e gli stessi temi" portati il 24 aprile in occasione della tradizionale fiaccolata per la festa della Liberazione. È l’annuncio che un portavoce del Cua - Collettivo universitario autonomo ha diffuso nel corso di una intervista a un’emittente radiofonica di area. Nel corso della manifestazione vi sono stati momenti di tensione, contestazioni e incidenti con le forze dell’ordine.
"Abbiamo aderito alla fiaccolata - ha spiegato - ma sottoforma di ’spezzone sociale’ per portare le voci di una Resistenza che non fosse solo di facciata, di memoria e di parole" al contrario dei partiti istituzionali che "parlano di Resistenza e poi votano a favore di 800 miliardi dedicati all’industria bellica". Il portavoce ha raccontato che vi è stata una "contestazione" a un gruppo di politici di Italia Viva e di Più Europa (in cui era presente il consigliere comunale Silvio Viale) che "non è stato fatto entrare nel corteo perché crediamo sia veramente impossibile vedere durante la giornata del 25 aprile bandiere dell’Unione Europea, che in questo momento rappresentano soltanto l’entrata in guerra".
Secondo il portavoce "non si può parlare di Resistenza senza opporsi al riarmo e alla repressione". Il movimento ribadisce il sostegno alla Palestina ed esorta a "prendere esempio dal popolo palestinese perché non si può parlare di Resistenza senza prendere esempio da chi la resistenza la porta avanti da 70 anni".