Condividi:
Don Paolo Bianciotto, 81 anni, ex parroco di Pinerolo (Torino), è attualmente sotto processo con l’accusa di circonvenzione d’incapace. Secondo l’accusa, il sacerdote avrebbe abusato della fiducia di alcuni fedeli vulnerabili, tra cui una vedova e suo figlio con problemi psichiatrici, oltre a un’altra parrocchiana, per appropriarsi del loro denaro.
Le indagini, riportate da Repubblica e dal Corriere della Sera, sono scaturite da sospette movimentazioni su conti bancari riconducibili al sacerdote, in cui sarebbero confluiti non solo i risparmi dei fedeli, ma anche somme provenienti dalla parrocchia e dall’associazione Nuova Scuola Mauriziana. Tuttavia, l’utilizzo dei fondi parrocchiali è un fatto perseguibile solo in presenza di una querela da parte del vescovo di Pinerolo, Derio Olivero, che non è stata presentata.
Secondo quanto emerso, il denaro sottratto sarebbe stato destinato in parte a investimenti e, circa dieci anni fa, a una collaboratrice domestica del sacerdote, non indagata, che avrebbe ricevuto doni di grande valore, tra cui due abitazioni, un’auto, due bar e altri beni.
Il passato di don Bianciotto non è privo di controversie. L’ex vicario dell’allora vescovo Piergiorgio Debernardi era stato infatti sospettato di aver falsificato la firma del prelato per ottenere uno scoperto bancario di 150mila euro. Anche in quel caso fu avviata un’indagine, ma la querela del vescovo fu successivamente ritirata.